Non sono pienamente d'accordo.. certo Suno è impressionante e sarà sempre meglio però c'è anche da dire che, visto che parliamo di modelli statistici, la combinazione possibile di note, tempi strumenti, arrangiamenti, ecc è incalcolabile
Inoltre questi modelli sono stati addestrati immagino principalmente con la musica esistente, quindi da un certo punto di vista, ricombinano ciò che già esiste e, quindi, non tutta la musica potenzialmente possibile (vedi il punto precedente)
Infine non sono sicuro che certe caratteristiche intrinseche di un musicista, qualunque sia il genere, nel comporre o nel suonare, possano essere "catturate" da un modello, forse perché troppo effimere per essere modellate ma non per questo meno rilevanti, almeno per un ascoltatore umano
Sicuramente hai ragione, ma è per questo che ho mischiato l'argomento dell'IA con quello della musica tonale, proprio per evidenziare che dei limiti raggiunti eravamo coscienti (o meglio, lo erano) già da un secolo.
Ci sono sicuramente ancora delle possibilità di originalità anche nel sistema totale (vedi il discorso sugli arrangiamenti, sul jazz, ecc.), ma sono piuttosto risicati. È un po' difficile da accettare, ma questo è.
Poi questa è la mia tesi eh, non è che debba essere la verità assoluta.
Wow! Ho studiato per anni al conservatorio e devo dire che questo excursus sulla storia della musica tonale (e non) mi è piaciuto tantissimo, molto più interessante dei grossi tomi di storia della musica che dovetti studiare... scritto benissimo, hai avuto la capacità di rendere per iscritto ciò che si ascolta nelle opere dei vari musicisti. Davvero complimenti!
Oh, speravo che quest’insalata durasse ancora di più. Moooolto interessante!
Oh ma io te ne scrivo una solo per te! Anzi te la vocalo! Grazie Ste’ ❤️
Non sono pienamente d'accordo.. certo Suno è impressionante e sarà sempre meglio però c'è anche da dire che, visto che parliamo di modelli statistici, la combinazione possibile di note, tempi strumenti, arrangiamenti, ecc è incalcolabile
Inoltre questi modelli sono stati addestrati immagino principalmente con la musica esistente, quindi da un certo punto di vista, ricombinano ciò che già esiste e, quindi, non tutta la musica potenzialmente possibile (vedi il punto precedente)
Infine non sono sicuro che certe caratteristiche intrinseche di un musicista, qualunque sia il genere, nel comporre o nel suonare, possano essere "catturate" da un modello, forse perché troppo effimere per essere modellate ma non per questo meno rilevanti, almeno per un ascoltatore umano
My two.. notes 😁
Ciao Antonello!! Che piacere leggerti!
Sicuramente hai ragione, ma è per questo che ho mischiato l'argomento dell'IA con quello della musica tonale, proprio per evidenziare che dei limiti raggiunti eravamo coscienti (o meglio, lo erano) già da un secolo.
Ci sono sicuramente ancora delle possibilità di originalità anche nel sistema totale (vedi il discorso sugli arrangiamenti, sul jazz, ecc.), ma sono piuttosto risicati. È un po' difficile da accettare, ma questo è.
Poi questa è la mia tesi eh, non è che debba essere la verità assoluta.
Grazie per avermi letto e per il commento Anto!
Wow! Ho studiato per anni al conservatorio e devo dire che questo excursus sulla storia della musica tonale (e non) mi è piaciuto tantissimo, molto più interessante dei grossi tomi di storia della musica che dovetti studiare... scritto benissimo, hai avuto la capacità di rendere per iscritto ciò che si ascolta nelle opere dei vari musicisti. Davvero complimenti!
Cavolo questo é uno dei commenti più belli che abbia mai ricevuto, soprattutto scritto da un’addetta ai lavori. Grazie mille Silvia!
Vabè avevo scritto un bellissimo commento e l'ho perso...
Bravo! Si vede che l'argomento ti appassiona e lo "mastichi" eheheh
Mi fa piacere anche che tu abbia affronato, seppur velocemente, l'argomento "etica" delle GenAI. Aspetto una NL dedicata.
E io adesso non saprò mai cosa mi avevi scritto???