Prima la "stanchezza" creativa, poi la scarsa capacità di rimanere al passo con l'intelligenza artificiale e infine l'amministrazione Trump e i dazi. Per Apple, cominciano i tempi bui
Condivido in pieno. Aggiungo che alla disaffezione contribuisce anche la politica quando assume decisioni in aperto contrasto con i risultati delle consultazioni. Esempio lampante (non l'unico): il finanziamento pubblico dei partiti, abolito con referendum e diventato "rimborso elettorale".
Di questa tornata mi è piaciuto poco il tema in sé, soprattutto i quesiti sul lavoro, troppo complessi. Ho apprezzato molto invece il dibattito sullo strumento, il referendum, che sarebbe ora di aggiornare.
Concordo circa la riflessione sul referendum. Unico appunto: quelli che rimangono a casa in genere sono quelli che si sono stancati di giocare con il ragazzino capriccioso. I pessimi politici sono ancora lì, sebbene incapaci.
Si è certamente vero, quantomeno una parte di quelli che non sono andati. In questa occasione (come in altre, a dire il vero), c'era anche un evidentissimo intento politico stimolato da entrambe le fazioni e questo non ha potuto che far male allo scopo di fondo del referendum. Pace, è andata così.
Un dubbio: non credi che parte anche delle battaglie legali che sta affrontando Apple sul mercato europeo non stanno in parte cambiando tanto la visione, come le priorità e possibili strategie che hanno? Sto pensando a UBS-C e la recente questione di Airdrop...
Certamente c'è anche quel fatto lì, così come l'apertura ad altri App Store imposta dalla Comunità Europea. Rimane comunque il fatto che hanno sicuramente le risorse per fare un po' quello che vogliono. Che pensi della conferenza di lunedì?
Purtroppo oggi se non parli di IA sei fuori e infatti è proprio dove Apple sta mostrando il fianco. Sono d'accordo con te per il resto. Grazie per il commento Victor!
Condivido in pieno. Aggiungo che alla disaffezione contribuisce anche la politica quando assume decisioni in aperto contrasto con i risultati delle consultazioni. Esempio lampante (non l'unico): il finanziamento pubblico dei partiti, abolito con referendum e diventato "rimborso elettorale".
Di questa tornata mi è piaciuto poco il tema in sé, soprattutto i quesiti sul lavoro, troppo complessi. Ho apprezzato molto invece il dibattito sullo strumento, il referendum, che sarebbe ora di aggiornare.
Verissimo, su certe questioni troppo tecniche non bisognerebbe interrogare i cittadini. Grazie Claudio!
Concordo circa la riflessione sul referendum. Unico appunto: quelli che rimangono a casa in genere sono quelli che si sono stancati di giocare con il ragazzino capriccioso. I pessimi politici sono ancora lì, sebbene incapaci.
Si è certamente vero, quantomeno una parte di quelli che non sono andati. In questa occasione (come in altre, a dire il vero), c'era anche un evidentissimo intento politico stimolato da entrambe le fazioni e questo non ha potuto che far male allo scopo di fondo del referendum. Pace, è andata così.
Grazie mille per il commento Sally
Un dubbio: non credi che parte anche delle battaglie legali che sta affrontando Apple sul mercato europeo non stanno in parte cambiando tanto la visione, come le priorità e possibili strategie che hanno? Sto pensando a UBS-C e la recente questione di Airdrop...
Certamente c'è anche quel fatto lì, così come l'apertura ad altri App Store imposta dalla Comunità Europea. Rimane comunque il fatto che hanno sicuramente le risorse per fare un po' quello che vogliono. Che pensi della conferenza di lunedì?
Considera che non è il mio campo, e che l'ho guardata solo dalla curiosità di un utente che vuole cambiare modello il prossimo ottobre.
Mi è sembrata eccessivamente legata alla IA e al disegno, senza in realtà andare un po' oltre. Ma ti ripeto che non sono un tecnico, solo un utente...
Purtroppo oggi se non parli di IA sei fuori e infatti è proprio dove Apple sta mostrando il fianco. Sono d'accordo con te per il resto. Grazie per il commento Victor!