Uomini, perché facciamo ancora pipì in piedi?
Fare pipì in piedi è una pratica incivile e barbara. Anche se si è convinti di farla dentro al water, è dimostrato che gli schizzi arrivano dappertutto. Perché non si può farla seduti?
Tempo stimato per la lettura: 10 minuti
La parola di oggi: Sitzpinkler, il termine che in tedesco sta per “fare la pipì da seduti”, diventata un’esortazione sempre più presente nei bagni di tutta la Germania.
» PENSIERI FRANCHI: La professionalità di chi sa porre le domande.
Era il 2010 quando proposi a un'azienda di medie dimensioni, ma con gestione familiare, di passare a un sistema di posta nel cloud, completamente web. Si trattava della posta elettronica (e di tutte le utility collegate) di Google, non ricordo che nome avesse all'epoca, ma in sostanza quella che oggi si chiama Google Workspace.
Mi ricordo che a preoccupare di più la dirigenza non fu tanto il passaggio della gestione della posta a un applicativo completamente web, quindi dipendente completamente da internet, quanto la presenza della chat all'interno della finestra della posta elettronica. «Ma quindi gli impiegati possono passare il tempo a chattare invece che a lavorare?» fu la prima reazione. Ci volle un po' per spiegare che anche la chat può essere lavoro e che a fare la differenza non è il mezzo, quanto il contenuto.
Fa comunque strano pensare che oggi, a poco più di un decennio di distanza, chattare sia diventato addirittura un mestiere. E non mi riferisco a chat di dubbio gusto, bensì a chi ha intrapreso una delle nuove professioni legate all'intelligenza artificiale. Parlo precisamente del prompt manager, o il prompt engineer. In pratica una persona che passa la giornata a chattare con chatGPT o analogo.
Fa strano soprattutto perchè, se è vero che i LLM1 (Large Language Model) stanno sempre di più imitando la naturalezza dell'uomo, in passato non si è mai visto un mestiere che suonasse tipo "colui che fa le domande giuste all'esperto di turno". L'esperto di prompt ha imparato, semplificando, a fare le domande giuste, a intuire il ragionamento che fanno gli algoritmi dietro le intelligenze artificiali per poter arrivare più facilmente al risultato.
Ma allora mi chiedo: anche i "vecchi" motori di ricerca, Google per fare un esempio, richiedono una certa attitudine nel porre la domanda giusta per arrivare al risultato sperato. Come mai non c'è mai stato un Google Serp Manager (in realtà esiste, si chiama search literacy, ma ne avete mai sentito parlare)?
Sarà che forse stiamo cavalcando una novità tecnologica per inventarci mestieri e professioni che stupiscono solo chi non ha capito una beata mazza di cosa sia un LLM e quindi indirettamente tirarci fuori due soldi fintanto che tutti non avranno capito che, alla fine, basta saper esprimere dei concetti che siano soltanto chiari e ben scritti?
Buona lettura.
Franco A.
» VIVA GLI SITZPINKLER, ABBASSO GLI SCHIZZATORI
Quando ero piccolo ho subito diversi interventi chirurgici per cui sono stato costretto, per un lungo periodo di tempo, a urinare sedendomi sul water. All’epoca mi ricordo che fu un grosso problema per me, evitavo di andare in bagno con amici o compagni di scuola perché temevo che potessero prendermi in giro e dirmi che facevo pipì come una femmina.
Poi, quando ho risolto i miei problemi e sono tornato a poter fare pipì in piedi, ricordo che andai in bagno - era estate e in casa indossavo i pantaloncini corti o forse solo le mutande - e mentre urinavo (in piedi) sentii una pioggia di gocce sulle gambe. Ci misi un po’ a realizzare, poi pensai “ma che schifo! Mi sto pisciando addosso?!”.
Eh si, fare pipì in piedi pone due problematiche distinte: la prima riguarda l’igiene del water e di chi dovrà sedercisi dopo di noi; la seconda è l’igiene di tutto il bagno perché, lo vedremo tra poco, gli schizzi arrivano a 3 metri e anche di più e anche se non si vede, quando uriniamo in piedi stiamo in realtà spargendo urina sugli asciugamani con i quali ci asciughiamo il viso, sullo spazzolino con il quale ci laviamo i denti e sugli indumenti puliti che abbiamo preparato per indossarli dopo la doccia.
Quindi la domanda è: perché lo facciamo? Prima di rispondere a questa domanda sappiate che io, da allora, la faccio seduto, sempre e comunque, a maggior ragione da quando ho cominciato ad avere in casa due donne che, per questioni di forza maggiore, sono costrette a sedersi e dunque hanno il sacrosanto diritto di non farlo sulla pipì altrui. Di conseguenza, in casa mia, è diventata legge: la pipì si fa solo seduti. Per noi è la normalità, eppure non lo è altrettanto per la maggior parte delle persone. Perché?
Dove si fa pipì in piedi e dove no
Quando ho deciso di aprirvi completamente il privato e farvi entrare addirittura nel mio bagno, ho iniziato prima di tutto - come faccio sempre - da internet. Ho cominciato a informarmi e allora mi sono un po’ sorpreso scoprendo che non è così: non in tutto il mondo gli uomini fanno pipì in piedi.
In Germania esiste persino una parola dedicata (anche se il tedesco tende a riassumere concetti interi in singole parole lunghissime): sitzpinkler, pipì da seduti. Scrive Le Monde che non è raro trovare dei cartelli negli aeroporti, nei musei o nei ristoranti che chiedono agli uomini di sedersi sulla tavoletta del water.
Ma quello che è vero per la Germania lo è ancora di più per il Giappone dove, secondo un sondaggio di Panasonic del 2020, il 70% degli uomini intervistati (il campione era un po’ troppo piccolo, a dire il vero, appena 155 intervistati) ha dichiarato di fare pipì seduti quando sono in casa, contro il 51% di cinque anni prima. Il motivo di questa preferenza è sempre e solo uno: la pulizia.
C’è un ricercatore, un ingegnere meccanico di nome Tadd Truscott per la precisione, che ha condotto diversi studi sull’argomento per provare a capire fino a quale distanza possono estendersi gli schizzi di urina. Secondo i suoi studi, si può arrivare fino a 3 metri intorno al water. Una distanza da tenere a mente quando in quell’arco possono rientrare appunto asciugamani puliti e spazzolini.
Tuttavia è curioso notare che a spingere gli uomini a farla seduti è più la preoccupazione di sporcarsi loro stessi, piuttosto che quella di preoccuparsi che a sporcarsi sarà la persona che verrà dopo di loro. Non solo una donna, ma anche un altro uomo che abbia bisogno di sedersi per fare altri tipi di bisogni. Provate a dare un’occhiata al video che vi metto qui sotto, giusto per capire come si riduce un water quando pensate di averla fatta perfettamente dentro.
Spinto da questi numeri, ho cercato altre statistiche sui paesi in cui si fa più spesso pipì seduti e ho trovato un’interessantissima statistica di yougov.co.uk, con uno spaccato molto interessante dei paesi dove gli uomini fanno più spesso la pipì da seduti.
Secondo il grafico che trovate qui, la Germania si conferma il primo paese in cui la percentuale più alta di uomini fa sempre pipì da seduto (il 40%), se aggiungiamo poi anche quella degli uomini che la fanno seduti quasi sempre o solo a volte, arriviamo all’85%. Di seguito troviamo la Svezia, i cui maschi fanno sempre pipì seduti nel 22% dei casi, mentre “quasi sempre” nel 28% dei casi. Indovinate chi c’è al terzo posto? Stranamente, un altro paese del nord Europa, la Danimarca, dove si fa sempre pipì da seduti nel 19% dei casi e quasi sempre nel 25%.
Non sto a raccontarvi tutta la classifica, potete consultare il grafico da soli, ma fermiamoci un secondo sulla nostra Italia. Se posso dirla tutta, mi aspettavo molto di peggio. Tolto il 30% che dichiara di non farla mai da seduto, abbiamo invece uno zoccolo duro, di cui ovviamente faccio parte, del 13% che la fa sempre seduto seguito dal 21% che la fa seduto “quasi sempre”. Insomma, se un terzo degli italiani amano pisciare in giro, un altro terzo invece si preoccupa di lasciare il bagno in condizioni decorose. E se ve lo state chiedendo, i più zozzoni della classifica sono i messicani (senza rancore però, dai).
Anche gli inglesi la fanno seduti, ma non erano quelli incivili perché non usano il bidet?
Noi italiani, con la storia del bidet, andiamo avanti da anni a trattare i nostri cugini europei come dei bruti incivili che non conoscono l’igiene profonda delle proprie natiche. Ci piace proprio notare questa cosa ogni qualvolta entriamo in un bagno senza bidet. È un attimo che, smorfia sul muso, vengono pronunciate la rituali parole “manco er culo se lavano questi”. Va bene si, lo so che non tutti lo dicono con questa inflessione, ma io questa conosco, abbiate pazienza.
Fatto sta che, seguendo il filo Arianna degli articoli in internet, sono arrivato all’articolo padre, ovvero quello dal quale poi è partito il sondaggio di YouGov di prima. È un articolo del Guardian a firma di Sam Wollaston, un altro Sitzpinkler. Già, perché anche lui parte dal termine tedesco, per cui bisogna assumerlo a definizione ufficiale di noi pisciatori seduti, noi sitzpinkler.
Sam racconta di averne parlato con una coppia di amici con figli, che gli hanno confermato che fare la pipì seduti è fortemente incoraggiato in Germania, soprattutto con i figli. Queste persone gli hanno raccontato che esistono addirittura dei dispositivi chiamati WC-Geist (Geist sta per ghost, fantasma) che quando alzi la tavoletta ti intimano di fare la pipì seduto. Alcuni di questi hanno la voce Angela Merkel, quando si dice “il genio”. E no, non cercatelo su Amazon, l’ho già fatto io e non l’ho trovato, ma mi rivolgo a tutti i lettori dell’Insalata: se sapete dove comprarlo, per favore segnalatemelo a qualsiasi costo.
Secondo Sam però il termine sitzpinkler per alcuni tedeschi avrebbe anche un’accezione negativa, per connotare un atteggiamento poco mascolino. Anzi, c’è persino una sentenza della corte di Düsseldorf che ha dato ragione a una persona accusata dal proprio padrone di casa di rovinargli il pavimento di marmo del bagno facendo pipì in piedi. Peccato, non tutti sono perfetti, nemmeno i tedeschi.
Oltre l’igiene, farebbe meglio anche alla prostata
Da tutte queste letture è saltato fuori un terzo motivo molto valido per non fare la pipì in piedi, che riguarda la salute. Già, perché finché si è giovani e in salute, farla in piedi può essere più comodo, per certi versi. E soprattutto può essere più divertente: il pene è un organo molle (non fate battute, lo è nel 99% del tempo) e pertanto può essere direzionato. Chi non ha giocato da piccolo a fare dei disegni con la pipì quando si trovava a farla all’aperto?
Quando ci si avvicina ai 50 anni, però, le cose cambiano. Spesso si possono avere difficoltà a urinare, cresce la frequenza con la quale si sente lo stimolo e si può arrivare ad avere delle fastidiose infiammazioni. Secondo uno studio del 2014, queste infiammazioni dipenderebbero proprio dai ristagni di urina nella vescica provocati da un parziale svuotamento, che a sua volta è causato proprio dalla posizione eretta.
Secondariamente, ma non lo prendete assolutamente alla leggera, esiste anche un altro grande vantaggio nel farla seduti: si è già pronti in caso la necessità di espletare i proprio bisogni si tramuti in una necessità duplice e più completa. Ci siamo capiti. E poi dai, da seduti potete usare lo smartphone, che è l’oggetto che ha migliorato drasticamente la qualità della permanenza nel bagno, che è diventata di conseguenza la stanza più piacevole e ambita della casa.
Ma se sono in giro?
Capiti gli innumerevoli vantaggi del farla seduti, nei quali annovero anche quello di combattere lo stereotipo tossico/maschile dell’uomo che non può sedersi come una donna, c’è da rispondere a una sola, legittima domanda: ma come faccio a farla seduto quando sono in giro?
Prima di arrivare al mio metodo brevettato©, devo per forza fare due premesse:
La prima è che se tutti gli uomini facessero pipì seduti, il problema non si porrebbe. La seconda riguarda il fatto che, prima o poi, capiterà anche a noi uomini di dover utilizzare la stessa toilette da seduti e allora, ancora di più, ci ricorderemo di quanto sarebbe più bello il mondo se tutti la facessero seduti.
In ogni caso, l’abbiamo visto prima, se pure ci tramutassimo tutti in pulitissimi tedeschi dediti al sitzpinkler, capiterà sempre il bagno dove è passato il messicano di cui sopra (non me ne vogliano gli amici messicani, l’ha detto la statistica, io non c’entro nulla) che ha lasciato la sua inconfondibile firma a forma di giocciolone gialle e puzzolenti. E allora come si fa? Ci adattiamo a farla in piedi? Giammai, siamo o non siamo sitzpinkler?
La mia tecnica quindi è questa (vi ricordo che è sotto brevetto): mi metto nella posizione seduta, ma anziché sedermi, rimango sollevato di una decina di centimetri rispetto alla tavoletta. Per reggermi, giacché non voglio tramutarmi nel Paolo Villaggio di Fantozzi che si siede al tavolo del professore Birkmayer, mi tengo con una mano contro la parete posteriore, e così espleto i miei bisogni come fossi seduto, ma senza sedermi.
Lo so, probabilmente merito la carica di presidente onorario degli Sitzpinkler, ma rimango comunque modesto.
» COSE MOLTO UTILINK 🔗
Gli articoli più interessanti che ho letto in settimana, insieme ai link utili o semplicemente curiosi che ho trovato in giro per internet.
» Il male dei nostri tempi, la competizione a tutti i costi, nasce dalla scuola
Mi sono trovato molto d’accordo con il pezzo di Letizia Pezzali sul quotidiano Domani, che è incentrato sul concetto di competizione a tutti i costi, inculcato nella testa dei ragazzi fin dai primi anni di scuola.
Non c’è nulla di male nella competizione, sia chiaro, ma c’è molto di male quando diventa il modello educativo con il quale cresciamo i nostri figli. La competizione a tutti i costi può diventare un problema.
» CONSIGLI PER L’ASCOLTO 🎧
A due anni dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, la guerra sta vivendo una situazione di stallo, con la Russia che sembra sul punto di riprendere il controllo del conflitto. Come stanno realmente le cose? Chi sta vincendo veramente? Se lo chiede Eugenio Cau in una puntata straordinaria di Globo, il podcast di geopolitica del Post.
» SFAMA LA FOMO!
Cos’è la F.O.M.O.?2
» L’Italia fa il filo a Byd per supplire all’assenza di Stellantis
L'azienda cinese Byd Co, uno dei principali produttori di veicoli elettrici, è in trattative con il governo italiano per un potenziale investimento nel Paese, come parte degli sforzi dell'Italia di attrarre un secondo grande produttore automobilistico oltre a Stellantis. Questo interesse è spinto dalla volontà del governo di compensare lo spostamento delle attività di Stellantis verso paesi a basso costo. Tuttavia, l'amministratore delegato di Byd Europe, Michael Shu, afferma che è troppo presto per confermare qualsiasi decisione su un nuovo stabilimento, che potrebbe intensificare la concorrenza nel settore automobilistico europeo.
» La serie basata su Neuromancer di Gibson in arrivo su Apple TV+
“Neuromancer”, il celebre romanzo divenuto un classico della letteratura fantascientifica scritto da William Gibson, verrà adattato in una serie drammatica di dieci episodi per Apple TV+. La serie narra di Case, un hacker con problemi, e la sua partner Molly, un'assassina professionista, impegnati in una rapina ad alto rischio contro una potente corporazione. La produzione sarà curata da Graham Roland e JD Dillard, con Dillard alla regia del primo episodio.
» A breve anche la musica si potrà creare scrivendo delle semplici frasi
Adobe ha introdotto Project Music GenAI Control, uno strumento basato sull'Intelligenza Artificiale generativa che crea musica a partire da richieste testuali. A differenza di altri sistemi, consente agli utenti di modificare, estendere o inserire schemi musicali ripetitivi nel brano generato. Attualmente, lo strumento è in fase iniziale di sviluppo e non è chiaro se permetterà l'uso di brani esistenti come riferimento. Adobe sostiene che il progetto mira a semplificare la produzione musicale, aiutando gli utenti a creare musica personalizzata senza dover tagliare manualmente brani esistenti, migliorando il flusso di lavoro. Aiuto.
Se sei arrivato fino a qui, innanzitutto ti ringrazio.
Non ci siamo presentati: mi chiamo Franco Aquini e da anni scrivo di tecnologia e lavoro nel marketing e nella comunicazione.
Se hai apprezzato la newsletter Insalata Mista ti chiedo un favore: lascia un commento, una recensione, condividi la newsletter e più in generale parlane. Per me sarà la più grande ricompensa, oltre al fatto di sapere che hai gradito quello che ho scritto.
Franco Aquini
Un Large Language Model (LLM) è un tipo di modello linguistico in grado di comprendere e generare il linguaggio umano. Gli LLM acquisiscono questa capacità adoperando enormi quantità di dati per apprendere miliardi di parametri nell'addestramento. Sono i modelli alla base dei più recenti e noti strumenti come chatGPT.
La F.O.M.O., un acronimo che sta per Fear Of Missing Out, è la deriva moderna del tam tam dei social network unita all’enorme disponibilità di strumenti di informazione e di intrattenimento. In pratica, è la paura di perdersi qualcosa e di non essere sempre al passo con i tempi. Con questa rubrica rispondiamo a queste paure, riassumendo in breve le notizie più significative della settimana, pescate dal mondo della tecnologia, dell’entertainment e del lifestyle.
L'unica modalità di pisciata in piedi è all'aperto e in compagnia dopo una bella bevuta di birra. Per il resto, solo da seduto: comodo e pratico.
PS ma davvero si è disiscritta tanta gente per sta Insalata? Devono avere il senso dell'umorismo di un tostapane
Pezzo gigante, complimenti Franco