Il farmaco contro l'obesità ha trasformato un'azienda europea nella Apple dei farmaci
Il farmaco di Novo Nordisk, studiato inizialmente per curare il diabete tipo 2, è stato riconosciuto da Science come una delle svolte scientifiche più importanti del 2023. Scopriamo perché.
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La parola di oggi: glucagone, è un ormone iperglicemizzante e antagonista dell’insulina. Viene prodotto dalle cellule α del pancreas e serve, in sostanza, a far alzare la glicemia, ovvero il tasso di zuccheri nel sangue. L’insulina, invece, prodotta dalle cellule β del pancreas, l’abbassa. Il pancreas quindi si occupa (anche) di stabilizzare e controllare il livello di zuccheri nel sangue.
» PENSIERI FRANCHI: Gli attivisti del clima sono antidemocratici
Prima di etichettarmi come negazionista del clima, vorrei spiegarvi il perché di questo titolo un po’ forte. Mi vorrei ricollegare ai risultati ottenuti dalla recente Cop28, ovvero la conferenza sul cambiamento climatico che si è svolta a Dubai, sotto la guida di uno dei paesi che producono la maggior quantità di petrolio al mondo.
L’emergenza climatica si chiama così proprio perché tale è, un’emergenza, appunto. Quando ci si trova davanti a un’emergenza, si dovrebbe fare di tutto e il più in fretta possibile per cambiare le cose, per schivare un pericolo, ed è sicuramente vero che ci stiamo muovendo troppo lentamente, che stiamo facendo troppo poco. C’è tuttavia un problema che impedisce di fare più di quello che stiamo già facendo, che si chiama “convivenza”.
Quando si convive in un posto, sia esso il condominio di cui possediamo un pezzetto oppure il pianeta, bisogna accettare il fatto che il nostro vicino abbia idee diverse dalle nostre, oppure semplicemente una diversa sensibilità, anche se siamo sicuri al 100% che il nostro punto di vista sia quello corretto e che sia urgente fare qualcosa.
Se qualcuno di voi ha mai preso parte a un’assemblea di condominio, sa quanto possa essere complicato mettere d’accordo anche solo 20 persone su questioni la cui validità ci sembra essere incontestabile. Poniamo il caso che ci sia un incentivo fiscale che permetta di efficientare tutto il condominio senza alcun costo e che un paio di condomini si oppongano con argomentazioni assolutamente pretestuose e senza fondamento. Avremmo davanti due sole opzioni: convincerli con le nostre motivazioni oppure la seconda, che è sempre possibile: la violenza.
L’esercizio della violenza è sempre una possibilità e sappiamo bene tutti quanto spesso la si usi anche in forme meno plateali, che non fanno rumore. Si potrebbe, per esempio, esercitare una pressione psicologica compiendo dei piccoli atti di violenza quotidiana, come bloccare l’ascensore o parcheggiando l’auto davanti al posto auto dei condomini che non sono d’accordo col nostro modo di pensare. Tuttavia, se siamo persone civili e sinceramente democratiche, sappiamo che la violenza non dovrebbe essere mai un’opzione.
Rimane pertanto soltanto un’opzione, che ci piaccia o meno, che sia più o meno urgente e palese il problema di cui stiamo discutendo: convincere l’altra parte democraticamente. Che poi, quando a confrontarsi sono interi paesi, si chiama diplomazia e/o politica. Ecco perché sostengo che l’unica opzione che abbiamo di salvare questo pianeta, se mai si fosse ancora in tempo, sia quella di discuterne con chi non è completamente d’accordo oppure con chi conserva degli interessi nel continuare ad estrarre combustibili fossili.
Certo, esistesse una vera giustizia mondiale si potrebbe bombardare questi paesi nel nome di una verità assoluta - che poi è sempre la nostra, quella dell’occidente civilizzato - ma poi bisognerebbe essere capaci di rispondere alla solita domanda, quella un po’ fastidiosa:”chi è che decide cosa è giusto e cosa no?”.
Alla luce di questo ragionamento, penso che quello raggiunto al termine della Cop28 sia un risultato incredibile, che dovremmo festeggiare stappando Champagne. Non solo si sono riuniti ben 110 paesi del mondo, ma a capo di questa multilaterale c’era uno dei paesi che dovrebbe essere razionalmente il più contrario del mondo a fare programmi su un futuro senza combustibili fossili. Eppure si è usciti da lì con un accordo e con delle linee guida su cosa fare nel prossimo futuro, su come e quanto spingere sulle energie rinnovabili.
Bisogna fare di più? Certo. Bisogna fare prima? Certo. Esistono altre strade possibili? No, tranne quella che dicevamo prima, la violenza, espressa in diverse forme, come impedire alle persone di percorrere una strada per andare al lavoro o di tornare a casa.
“Ma quello serve a sensibilizzare le persone”. No, le persone le sensibilizzi con la comunicazione, facendo azioni concrete, facendo informazione. Tutto il resto è solo un atto violento fatto per imporre la propria volontà, il nostro modo di vedere le cose, su altre persone che, in quanto abitanti dello stesso pianeta, hanno il nostro stesso diritto di pensarla diversamente.
E se questo pensiero non ti piace e pensi che il tuo, in quanto più giusto, possa essere imposto anche con atto di violenza, seppur piccolo, allora sei semplicemente un antidemocratico.
Franco A.
» LA PÚ GRANDE RIVOLUZIONE SCIENTIFICA DEL 2023
Novo Nordisk è un’azienda molto popolare tra chi soffre di diabete. Produce infatti molti farmaci per la terapia del diabete, da molti anni. Uno di questi - noto col nome di Ozempic o Wegovy - ha portato l’azienda a crescere del 40% in un anno, raggiungendo l’eccezionale capitalizzazione di 433 miliardi di dollari, che la pone al primo posto assoluto tra tutte le aziende europee. Si potrebbe dire, come ho fatto nel titolo, che Novo Nordisk sia diventata un po’ la Apple del farmaco.
Come ha fatto un farmaco per diabetici a rendere questa azienda così ricca? La spiegazione è semplice: a un certo punto, qualcuno si è accorto che funzionava eccezionalmente bene anche per un altro scopo: per perdere perso.
Probabilmente molti di voi avranno sentito parlare di questo farmaco miracoloso per perdere peso e avranno pensato che si tratti dell’ennesimo ritrovato per perdere peso che funziona per un certo periodo e poi chissà. Questo farmaco invece ha ricevuto di recente il riconoscimento di Science, una delle più importanti riviste scientifiche, che attribuisce ogni anno un premio speciale alla scoperta scientifica più rilevante dell’anno, dedicandogli la copertina.
Così, la copertina di Dicembre 2023 di Science mostra una forchetta che è in parte una penna per le iniezioni simili a quelle che si usano per iniettarsi l’insulina. Il titolo è:”Breakthrough of the year”, ovvero la svolta dell’anno. Si tratta del premio annuale che Science riconosce alla scoperta scientifica di maggiore impatto.
E di vera svolta si tratta, perché l’obesità è senza dubbio un problema, in qualche caso anche un’emergenza. Nel 2016 le persone in sovrappeso nel mondo ammontavano a quasi 2 miliardi, di cui 650 milioni in condizione di obesità (fonte). Negli Stati Uniti il 70% degli adulti è in sovrappeso e il costo previsto per il trattamento delle complicanze dovute all’obesità entro il 2025, nel mondo, è stimato in 1,2 trilioni di dollari (fonte), di cui quasi il 50% ricadrà sulle spalle degli USA.
Un farmaco che ponga rimedio a questo problema, senza apparenti controindicazioni, è dunque una delle più grandi rivoluzioni possibili, in un mondo industrializzato in cui i problemi di nutrizione e metabolismo hanno una ricaduta incredibile sulle casse degli stati.
Lo stesso vale per le economie emergenti, come per esempio il Nigeria (fonte), dove la diffusione delle abitudini alimentari occidentali e la crescente disponibilità di junk-food sta portando alla crescita di fenomeni ancora più pericolosi e preoccupanti di obesità e problemi salutari correlati che gli stessi paesi, proprio perché emergenti, non sono in grado di affrontare.
Bello, ma come funziona?
Abbiamo parlato di un farmaco chiamandolo in due modi differenti, perché?
Parliamo di due farmaci differenti (anzi quattro) che si basano su due principi differenti, Liraglutide e Semaglutide. Entrambi sono agonisti del recettore del GLP-1 e sono nati come farmaci che stimolano la produzione di insulina da parte del pancreas nelle persone che soffrono di diabete di tipo 2. Ricordo che invece chi soffre di diabete di tipo 1 non è più in grado di produrre insulina1, motivo per cui deve per forza di cose ricorrere alle iniezioni per contrastare l’aumento glicemico, ovvero di zuccheri nel sangue.
Questi farmaci, nati per stimolare la produzione di insulina, agiscono appunto come agonisti del recettore del GLP-1. Il che significa, in parole povere, che prolungano l’effetto del GLP-1 (Glucagon-like peptide-1). Quest’ultimo è responsabile, tra le altre cose, del senso di sazietà e di conseguenza regola anche lo stimolo della fame. Il nostro corpo lo rilascia naturalmente per poco tempo dove aver mangiato e poi lo degrada velocemente. Utilizzando invece Liraglutide o Semaglutide, la permanenza del GLP-1 in circolo viene prolungata, di fatto prolungando il senso di sazietà e diminuendo la sensazione di fame.
Questi farmaci, in altre parole, fanno passare la fame e la voglia di mangiare. La Semaglutide è commercializzata col nome di Ozempic in forma di penne per l’iniezione sottocutanea, identiche a quelle per l’insulina, mentre Rybelsus è lo stesso farmaco in forma di compresse. Fino a qui stiamo parlando di farmaci commercializzati per il trattamento del diabete, Wegovy è invece la versione commercializzata espressamente per il trattamento cronico dell’obesità ed è stato approvato sia dall’EMA (Agenzia Europea per i medicinali) che dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). C’è poi Saxenda che invece è basato sulla Liraglutide.
La richiesta di questi farmaci è schizzata alle stelle negli ultimi mesi, quando appunto si è scoperta la straordinaria efficacia di questi farmaci nel trattamento dell’obesità. Scrive Science:”Come descritto nell’articolo di Jennifer Couzin-Frankel, i risultati degli studi clinici sono impressionanti. Nello studio fondamentale, la semaglutide ha dimostrato di portare a una perdita del 15% del peso corporeo in 16 mesi, e un follow-up successivo, la tirzepatide, può funzionare ancora meglio. Negli studi sulle malattie cardiovascolari e sulle malattie renali nelle persone con obesità o diabete, gli agonisti GLP-1 hanno mostrato potenziali benefici. A questo punto, è pensabile che ci saranno studi clinici per ulteriori indicazioni nei prossimi anni, incluso se questi trattamenti possono alleviare le dipendenze. I benefici possono estendersi a una serie di malattie, con alcune anche derivanti dagli effetti primari dell'omeostasi GLP-1 e non solo dalla riduzione della comorbilità dovuta alla perdita di peso”.
Cos’è l’obesità e perché c’entra prima di tutto con la chimica
Quando parliamo di obesità, parliamo di un problema che ha una ricaduta seria su una serie di altri problemi di salute. Problemi cardiovascolari, prima di tutto, ma anche problemi legati alla sfera psicologica, come raccontano gli studi sui crescenti casi di ansia e depressione negli adolescenti.
L’obesità è anche uno stigma sociale, perché viene associato ancora, in molti casi erroneamente, alla scarsa capacità di autocontrollo nell’alimentazione. Le origini dell’obesità sono molteplici e in molti casi hanno un’origine chimica. Come spiega lo stesso sito di Novo Nordisk, un soggetto può nascere con la tendenza a mettere su peso indipendentemente dalla sua volontà.
Non tutti siamo fatti allo stesso modo, anzi, potremmo dire che ognuno di noi è diverso dall’altro, pertanto anche il modo in cui il corpo reagisce inviando segnali di ridotta fame o di sazietà è diverso da persona a persona. Spesso le persone obese non solo hanno difficoltà nel perdere peso, ma lo recuperano anche molto in fretta.
Esiste infatti un meccanismo, citato sempre da Novo Nordisk, secondo il quale il corpo tende a riportarci a un determinato peso a prescindere da quello che facciamo. Chi ha provato a fare una dieta, anche seriamente, avrà notato questo strano effetto che, mesi dopo aver terminato la dieta, tende a riportarci al peso iniziale. Attenzione, qualcuno potrebbe obiettare:”È perché hai ricominciato a mangiare come prima”. Certo, ma allora perché non si supera facilmente quel peso? È come se si tendesse a ritornare al peso scritto da qualche parte, nel nostro cervello per esempio, ed è una cosa talmente seria che l’alterazione di questo valore è il prossimo, grande obiettivo delle aziende farmaceutiche.
Un farmaco apparentemente senza rischi, forse.
Dell’aumento nella domanda di Ozempic ha scritto anche l’Aifa, con una nota in cui si dice che la carenza perdurerà per tutto il 2024, specificando che in Italia è previsto per il trattamento di diabete di tipo 2.
Per ciò che riguarda l’uso dei farmaci agonisti del ricettore del GLP-1 nella cura dell’obesità, è in corso una revisione da parte del Comitato per la sicurezza dell’EMA, il PRAC. È notizia di luglio di quest’anno, infatti, che l’agenzia dei medicinali islandese abbia riportato una serie di segnalazioni (circa 150) di pensieri suicidari e autolesionismo in soggetti che utilizzavano medicinali a base di liraglutide e semaglutide, per cui il PRAC ha ritenuto di dover avviare una revisione.
Come risaputo, l’EMA ha da sempre un approccio estremamente cauto sui nuovi farmaci e sui nuovi utilizzi di farmaci. Dunque è lecito aspettarsi che, dopo l’esame di questi casi, si arrivi a definirne con maggiore precisione il perimetro di utilizzo possibile.
In ogni caso, come dice Science, questi farmaci rappresentano una svolta importante per il trattamento di un problema spesso sottovalutato. Si potrà mangiare senza più pensieri? No, questo farmaco non è la pillola magica che annulla gli effetti di chi vuole mangiare senza limiti, ma potrebbe essere la panacea per chi invece ha problemi seri nel perdere peso per via della chimica del proprio corpo o per via dei complessi meccanismi psicologici che legano il cibo a situazioni di ansia, tensione, oppure di auto ricompensa.
Se nel 2020 il Breakthrough of the Year fu l’mRNA, col quale si è riusciti a realizzare il vaccino che ci ha permesso di uscire dalla pandemia di COVID-19 e sulla base del quale non passa giorno che non vengano trovati possibili rimedi a malattie molto gravi, quest’anno possiamo dire di aver trovato una strada possibile per contrastare un altro male di questo secolo, che ha una delle ricadute più pesanti sulla sanità e sulle casse dei paesi industrializzati.
Chi è stato in terapia con Ozempic ha parlato anche di una diminuzione nello stimolo verso altre abitudini comunemente chiamate “vizi”. Si sono infatti registrati riduzioni nell’uso di alcol o tabacco. Tutte queste ricadute positive sono ancora da verificare, ma il percorso intrapreso sempre davvero importante.
Viva la scienza, sempre.
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» Thread è arrivato in Europa
È finalmente arrivato anche in Europa il nuovo social network by Instagram (ovvero by Meta): Threads. Si tratta della risposta di Zuckerberg a Twitter, oggi diventato X, e al declino iniziato in seguito all’acquisizione da parte di Elon Musk.
Il social riprende i più popolari social testuali in tutto e per tutto, con un focus sul testo e sui messaggi audio vocali, che possono essere registrato con la trascrizione automatico che l’app effettua in tempo reale.
Potete trovarmi ovviamente anche su Threads, cliccando qui: https://www.threads.net/@francoaquini
» Temu fa causa a Schein, che utilizzerebbe modalità mafiose
Temu ha deciso di lanciarsi in una battaglia legale senza esclusioni di colpi contro Shein, il grande rivale nel settore della vendita online low-cost e della fast-fashion.
A suonare particolarmente gravi, secondo le accuse di Temu, sarebbero alcune pratiche messe in atto da Shein, che avrebbe costretto i fornitori a sottoscrivere dei contratti a loro insaputa.
Trovare tutti i dettagli su dday.it
» C’è ancora l’Italia nella top-ten dei paesi che hanno passato più tempo su Pornhub
La fine dell’anno è il periodo migliore per i report e, come sempre, uno dei più interessanti è quello fornito da Pornhub.com. In attesa di prepararci un’intera Insalata, vi segnalo alcuni highlights: intanto l’Italia figura sempre orgogliosamente nella top-ten mondiale. Questa volta siamo ottavi dopo Stati Uniti, Filippine e Francia sul podio.
Sale anche la media di permanenza sul sito, che raggiunge i 10 minuti e 9 secondi. Un risultato di cui Pornhub si congratula con gli over 45, a cui spetta il merito di aver alzato la media dai 25 ai 77 secondi, contro le altre fasce d’età che sono invece in calo. D’altronde si sa, più si invecchi e più si ha tempo a disposizione.
Se sei arrivato fino a qui, innanzitutto ti ringrazio.
Non ci siamo presentati: mi chiamo Franco Aquini e da anni scrivo di tecnologia e lavoro nel marketing e nella comunicazione.
Se hai apprezzato la newsletter Insalata Mista ti chiedo un favore: lascia un commento, una recensione, condividi la newsletter e più in generale parlane. Per me sarà la più grande ricompensa, oltre al fatto di sapere che hai gradito quello che ho scritto.
Franco Aquini
L’insulina è un ormone che viene prodotto dal pancreas per il controllo glicemico, ovvero della quantità di zuccheri nel sangue.
La F.O.M.O., un acronimo che sta per Fear Of Missing Out, è la deriva moderna del tam tam dei social network unita all’enorme disponibilità di strumenti di informazione e di intrattenimento. In pratica, è la paura di perdersi qualcosa e di non essere sempre al passo con i tempi. Con questa rubrica rispondiamo a queste paure, riassumendo in breve le notizie più significative della settimana, pescate dal mondo della tecnologia, dell’entertainment e del lifestyle.
Ciao Franco, quando ho letto il titolo dell'insalata ho avuto un tuffo al cuore. Avendo una figlia col diabete di tipo 1 ho letto un sacco di cazzate sul tema della "medicina miracolosa", anche da questa parte della barricata.
Non avevo dubbi (da quel poco che ho ascoltato e leggo) ma comunque bravo per come ne hai parlato e ancora di più come lo hai spiegato, senza punti esclamativi inutili per entrambe le parti in causa. Bravo, davvero
sostituisci "attivisti climatici" con "scioperanti" e il tuo discorso sembra molto meno democratico. che poi bloccare un strada è una cosa e colorare acqua di verde è un'altra, e fare sempre di tutta l'erba un fascio è appunto un pensiero da fascio. e poi i ricatti " se pensi x sei antidemocratico" anche no, dai, che di merde come cruciani uno basta, anzi