4 Commenti

Sono d'accordo con te. Oltre al lavorare troppo e male, ma male perché non si sanno usare gli strumenti che si hanno, per pigrizia o semplice dolo, la separazione tra lavoro e vita privata permea un po' tutti, non solo i "colletti bianchi".

Tralasciando i vecchi operai di fabbrica, che forse sono i pochi che separano le due cose, anche il terziario pressa molto per lavorare sempre e comunque, a scapito poi della qualità sia del lavoro, ma soprattutto, della vita privata, e la cosa è trasversale a tutte le figure aziendali, non solo i più alti di livello...

Buona Befana e alla prossima newsletter

Expand full comment

Si si, era il messaggio che speravo di far passare, cioè che prima era una cosa relegata soltanto a chi lavora in proprio e che invece, soprattutto con la pandemia, ha coinvolto un po' tutti. Grazie come sempre Valeriano

Expand full comment

Da quando sono in pensione ho apprezzato ancora di più “la noia” Quella di ascoltare i rumori passeggiando, i pensieri nuotando. Ma capisco che non è facile ci vuole allenamento e consapevolezza.

Su una cosa dell’ articolo ho dubbi, che questa smania iper-attiva sia cosa dell’occidente.

Viaggio in Asia per passione da molto tempo e devo dire che “loro” e alcuni paesi in particolare come Vietnam, Thailandia , hanno “fame” e la loro smania la si vede per le strade dal mattino presto a sera tardi.

Non ho menzionato la Cina, beh “loro” sono di un altra categoria

Se mai google farà una cosa del genere l’Asia sarà la prima ad usarla, come é la prima nella ricerca e utilizzo di nuove tecnologie

La noia, l’ascolto di sé stessi, la lentezza saranno cose destinate a pochi , qualcuno perché fortunato, altri purtroppo perché considerati non idonei

Expand full comment

Grazie per il commento Danilo, è giusto quello che dici, forse in oriente lo è ancora più che da noi. Anzi, se parliamo di ore lavorate, come dici tu, i cinesi giocano proprio in un'altra categoria.

Grazie ancora

Expand full comment