Astensione, voto liquido e crisi delle identità: gli italiani votano sempre meno e sempre più per paura o appartenenza. Così la democrazia diventa un gesto saltuario, non più un progetto collettivo.
Non so se voti, ma hai centrato il punto, non è pigrizia, è non sentirsi rappresentati da nessuno che porta all'astensione.
L'unica cosa da aggiungere per quanto riguarda l'Italia è la mancanza di fiducia nei politici che abbiamo, la maggioranza è lì da decadi a scaldare le poltrone, parlano davvero per i sondaggi e si rimangiano le promesse appena eletti. Inoltre c'è la consapevolezza che sulle questioni veramente importanti (vedi economia) non decidono loro, ma organismi sovranazionali e allora sì, il popolo si riduce a pensare alla convenienza personale.
So che la classe politica deriva dal popolo che la vota, quindi forse ce la meritiamo, ma da noi è quasi una casta e chi arriva in quella posizione viene contagiato dal sistema che complice la burocrazia riesce a spegnere i buoni propositi iniziali.
Non so se voti, ma hai centrato il punto, non è pigrizia, è non sentirsi rappresentati da nessuno che porta all'astensione.
L'unica cosa da aggiungere per quanto riguarda l'Italia è la mancanza di fiducia nei politici che abbiamo, la maggioranza è lì da decadi a scaldare le poltrone, parlano davvero per i sondaggi e si rimangiano le promesse appena eletti. Inoltre c'è la consapevolezza che sulle questioni veramente importanti (vedi economia) non decidono loro, ma organismi sovranazionali e allora sì, il popolo si riduce a pensare alla convenienza personale.
So che la classe politica deriva dal popolo che la vota, quindi forse ce la meritiamo, ma da noi è quasi una casta e chi arriva in quella posizione viene contagiato dal sistema che complice la burocrazia riesce a spegnere i buoni propositi iniziali.