8 Commenti
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Avatar di Gabri

Non so se voti, ma hai centrato il punto, non è pigrizia, è non sentirsi rappresentati da nessuno che porta all'astensione.

L'unica cosa da aggiungere per quanto riguarda l'Italia è la mancanza di fiducia nei politici che abbiamo, la maggioranza è lì da decadi a scaldare le poltrone, parlano davvero per i sondaggi e si rimangiano le promesse appena eletti. Inoltre c'è la consapevolezza che sulle questioni veramente importanti (vedi economia) non decidono loro, ma organismi sovranazionali e allora sì, il popolo si riduce a pensare alla convenienza personale.

So che la classe politica deriva dal popolo che la vota, quindi forse ce la meritiamo, ma da noi è quasi una casta e chi arriva in quella posizione viene contagiato dal sistema che complice la burocrazia riesce a spegnere i buoni propositi iniziali.

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Avatar di Franco Aquini

Ciao Gabri. Nulla da aggiungere, se non che sull’economia, per quanto una parte é chiaramente imposta dall’alto (vedi ora la spesa per gli armamenti), in realtà ci sarebbe spazio di manovra. Certo se poi si preferisce continuare a dare bonus e favorire una certa fascia di popolazione con la flat tax allora di spazio per istruzione e sanità ne rimane poco, pochissimo.

Grazie per il commento!

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Avatar di Alfredo Codecasa

Complimenti per l’articolo,su un argomento di fondamentale importanza.

Personalmente non ritengo che il voto”liquido” sia un danno ma,al contrario,sia il “sale” della democrazia: si dà la fiducia a un partito e al suo rappresentante, ma se durante il mandato non si comporta secondo le aspettative glie la si toglie alle prossime elezioni.

Ma purtroppo questa è diventata una pura teoria, in quanto per l’infausto art. 67 della Costituzione non è possibile un vincolo di mandato, per cui la persona eletta col mio voto può a suo piacere passare ad uno schieramentoo opposto alle idee per cui lo ho votato.

Oltretutto,specie con la presente legge elettorale,non posso nemmeno dare alcuna preferenza,quindi il voto è una delega in bianco data ai partiti che,more solito,infilano nelle liste o i “soliti noti” o persone molto spesso inqualificabile.

Questi ritengo siano,almeno per me, due dei principali motivi della disaffezione al voto.

Alfredo Codecasa

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Avatar di Franco Aquini

Quello che dici è incontestabile Alfredo. Credo che l'articolo 67 sia stato un po' troppo tirato eh, però gli effetti sono quelli che hai scritto, non c'è dubbio.

Grazie mille per il commento!

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Avatar di Massimo Belardi

Non capisco l'atto del non votare. C'e' un messaggio? un senso? Uno sfregio verso qualcuno? Non serve a nulla votare, ma a chi serve non votare? Al se stesso? Non mi sento rappresentato. E che volevi, patteggiare un contratto tipo luce gas per cinque anni? Si va a votare per un fine personalistico? Oppure per un senso dello Stato che non c'e' più? Ma quale Stato ... ? Quello che fa solo e sempre le cose che a me piacciono o lo stato che fa sempre e solo le cose che non mi piacciono? Ma non sarà lo Stato, un ibrido tra i due? E sopratutto ... ma che cosa è lo Stato? Il Governo, il parlamento, il presidente della Repubblica? Le scelte geopolitiche o le scelte economiche interne? Ecco, vorrei sapere che cosa è lo Stato. Questo mio messaggio è rivolto solo alle risposte che ho letto. Non dovrei aver offeso nessuno, nel caso pace. Ve ne farete una ragione. Grazie.

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Avatar di Franco Aquini

Vabbè Massimo però obiettivamente è un segnale pure quello. Secondo me non corretto, infatti come sai io voto sempre e soprattuto perché, come ho scritto, si favoriscono le minoranze estremizzate. Però sinceramente non me la sento di condannare chi non lo fa.

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Avatar di Donato Bellusciola

Ed eccomi qui,

mi sono sentito chiamato in causa non perchè astensionista, (ho sempre votato, e praticamente sempre perso) ma perchè sempre piu' incerto, non su chi votare, ma SE andare a votare.

Tengo per me i racconti di mio padre su suo padre, nelle campagne della Basilicata, che teneva solo un abito buono, solo per il giorno delle elezioni. E dopo aver votato faceva l'unico aperitivo dell'anno in piazza, altra Italia, un altro Cuore.

Il problema è complesso e parte dalla Scuola, a parer mio, dove avendo tre figli in età da mutuo perenne, mi confronto quotidianamente.

Non esiste assolutamente più nemmeno l'ombra di una educazione civica, per mettere le basi scolastiche sul perchè e su l'importanza del Voto o Non voto.

Gli insegnanti sono stanchi, sottopagati e quasi sempre in attesa di luogo geografico più consono alle loro abitazioni originarie. Perchè mai dovrebbero ''perdere'' tempo per un tema spesso (sempre)fuori dal programma?

La mia professoressa di Italiano delle superiori ci insegnava a leggere il quotidiano, io non so il bene che mi, ci , ha fatto con quella mezz'oretta saltuaria. Un altro Cuore.

I temi sociali:

Destra, Sinistra, Centro. Si certo, ci sono differenze, assolutamente si. Ma la percezione del cittadino medio quale può essere? E sopratutto, il votante medio, come può votare se il dibattito è incentrato solo sui temi e diritti (importantissimi eh) ma nessun dibattito sui temi e diritti sociali.(vedi Pasolini).

Esempio: Oggi ho fatto fare visita oculistica al mio mezzano, privatamente a 95 euro , perchè nel ricco Piemonte dove la sanità, rispetto alla Calabria funziona, la visita tramite il servizio sanitario era calendarizzata al 17/07/2026. Ormai nessun politico, non ha la risoluzione, dei problemi sociali, ma non prova neanche a far finta di battersi per risolverli. E noi paghiamo 95 euro, entrando sempre meno in cabina , con una molletta nel naso, poi due, poi stando a casa.

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Avatar di Franco Aquini

Che bello l’aneddoto su tuo nonno ❤️ Grazie Dona’

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